Morte avvenuta in casa
Se il decesso è avvenuto in casa, albergo o altro luogo diverso da ospedali e simili, occorre:
1. avvisare il medico curante o il 118 che dovranno compilare la scheda ISTAT e provvederanno ad inviare il medico necroscopo o altro medico incaricato dall'ASL. La visita necroscopica si effettua dopo 15 ore dal decesso e non oltre le 30 ore;
2. effettuare la denuncia di morte all’Ufficiale di Stato Civile del comune competente del territorio dove è avvenuto il decesso. Nella prassi alla denuncia di morte provvede l’impresa di onoranze funebri delegata, ma può essere fatta anche da parte di un congiunto, di un convivente, da un loro delegato o da persona informata del decesso.
Morte avvenuta in ospedale
In caso di morte avvenuta in ospedale, casa di cura o altro istituto, è compito del Direttore Sanitario, o di un suo delegato, trasmettere l’avviso di morte all’Ufficiale di Stato Civile competente.
Dopo il necessario periodo di osservazione della salma, l’ufficiale di Stato Civile riceverà il certificato del medico necroscopo via pec e il resto della documentazione, compreso il modello ISTAT, gli verrà consegnato dall’impresa di Pompe funebri delegata dalla famiglia, per la redazione dell’atto di morte.
Morte avvenuta all'estero
Occorrerà comunicare immediatamente l'avvenuto decesso al Consolato Generale o all'Ambasciata Italiana, per ottenere il nullaosta del rimpatrio della salma.
I congiunti possono interpellare anche una associazione o impresa funebre del Comune dove si intende trasportare la salma, per consulenza sulle pratiche da svolgere in Italia e sull'eventuale trasporto per il rimpatrio della salma (via aerea, per mezzo di auto funebre, via mare).
L'impresa di fiducia può indicare una impresa funebre locale che opera sul posto.